Sociale, Tiso(Accademia IC): “Legge non autosufficienza su anziani è occasione mancata”

 Sociale, Tiso(Accademia IC): “Legge non autosufficienza su anziani è occasione mancata”

“Il tema della non autosufficienza in Italia è oggi più che mai al centro del dibattito pubblico, non solo per le sue implicazioni sociali, ma anche per l’urgenza dettata dai numeri: l’Italia è uno dei Paesi più longevi al mondo, con oltre il 24% della popolazione sopra i 65 anni. Entro il 2050, si stima che gli over 80 saranno più di 6 milioni. In questo contesto, la legge 33/2023 sulla non autosufficienza, e i successivi decreti attuativi, avrebbero dovuto rappresentare una svolta. Ma la realtà è ben più complessa. La legge delega sulla non autosufficienza era stata salutata come una riforma epocale. Doveva semplificare l’accesso ai servizi, unificare le valutazioni sanitarie e sociali, rafforzare l’assistenza domiciliare e introdurre una “prestazione universale” per gli anziani fragili. Tuttavia, il decreto attuativo del marzo 2024 ha ridimensionato molte di queste promesse. La prestazione universale, ad esempio, prevista per il 2025-2026 è stata limitata agli over 80 già beneficiari dell’indennità di accompagnamento, escludendo milioni di anziani sotto quella soglia. Inoltre, le risorse economiche sono rimaste inadeguate: nessun fondo strutturale è stato previsto per sostenere l’infrastruttura dei servizi domiciliari o residenziali. Infine, la valutazione multidimensionale, uno strumento clinico e sociale fondamentale per comprendere in modo completo le condizioni di una persona anziana, soprattutto se non autosufficiente è ancora in fase sperimentale e non è stata resa obbligatoria su scala nazionale. La legge sulla non autosufficienza dunque rischia di rivelarsi una riforma incompiuta, più simbolica che trasformativa. In un Paese che invecchia rapidamente, servirebbe un cambio di paradigma: non solo bonus, ma un sistema integrato di cura, con investimenti in personale, tecnologie, assistenza domiciliare e residenziale, e un riconoscimento formale del ruolo dei caregiver familiari”.

Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale Accademia Iniziativa Comune e presidente della associazione Bandiera Bianca. 

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